La cospirazione dello zucchero

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Tutti conoscono la famosa piramide alimentare, quella che viene insegnata a ogni bambino alle elementari, per educarlo a una corretta e bilanciata alimentazione. Alla base ci sono quei cibi che andrebbero consumati più frequentemente, mentre al vertice quegli alimenti che si dovrebbero evitare o consumare il meno possibile. In basso, si trovano carboidrati come i cereali, il pane, la pasta, il riso. Salendo, si incontrano frutta e verdura, poi carne, pesce, uova, latte e prodotti caseari. In cima, grassi, olii e zucchero.

Pochi però sanno che questo schema alimentare è errato, basato su uno studio del 1970 altamente influenzato dal bias del ricercatore, ovvero l’errore cognitivo che porta a modificare inconsciamente i risultati di un esperimento, in modo che si avvicinino alle aspettative di chi sta conducendo lo studio. Questa è una storia caratterizzata da corruzione e ingiustizia, che ancora oggi danneggia la salute di molti.

Ancel Keys e John Yudkin

Nel 1955, il presidente degli Stati Uniti Eisenhower ebbe un infarto. Piuttosto che tenere la cosa privata, Eisenhower insistette affinché la storia venisse resa pubblica, in quanto desiderava cambiare lo stile di vita degli americani, soprattutto per quanto riguardava l’alimentazione. Il suo medico, il dottor White, tenne una conferenza stampa suggerendo alla popolazione di smettere di fumare e di ridurre il consumo di grassi e colesterolo, per evitare il più possibile malattie cardiovascolari, citando un articolo di un nutrizionista della University of Minnesota, Ancel Keys.

Quest’ultimo era un ricercatore che proponeva come causa principale per le malattie cardiovascolari il consumo eccessivo di grassi saturi, provenienti da carne rossa, formaggio, burro e uova. Questo piano venne quindi adottato in America come linee guida alimentari per il Paese. Ancel Keys era un uomo brillante, carismatico e combattivo, e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di difendere i suoi studi.

Molti altri ricercatori, infatti, dubitavano delle teorie di Keys, sopra tutti John Yudkin, nutrizionista inglese che al contrario sosteneva che la causa delle malattie cardiovascolari fosse lo zucchero e non i grassi.

Keys però, volendo proteggere le sue tesi, attaccò ogni articolo di Yudkin che via via veniva pubblicato, definendo le sue teorie “una montagna di cose senza senso” e accusandolo di fare propaganda per le industrie di carne e i caseifici. Yudkin, da parte sua, non controbatté mai.

Da una parte, Keys accumulò potere istituzionale, assicurandosi posti per sé e per i suoi associati nella sanità americana, come la American Heart Association e i National Institutes of Health. Dall’altra, il British Sugar Bureau definiva le tesi di Yudkin come “dichiarazioni emotive”, mentre la World Sugar Research Organisation commentò le sue ricerche come “fantascienza”.

Tutti conoscono la famosa piramide alimentare, quella che viene insegnata a ogni bambino, per educarlo a una bilanciata alimentazione.

Lo “Studio su Sette Paesi”

Keys, sapendo che gli studi a supporto della sua ipotesi non fornivano prove conclusive, decise di tirare fuori un asso dalla manica. Dal 1958 al 1964, il suo team di ricercatori raccolse dati sull’alimentazione, lo stile di vita e la salute di quasi tredicimila uomini di mezza età in Italia, Grecia, Jugoslavia, Finlandia, Paesi Bassi, Giappone e Stati Uniti. Lo “Studio su Sette Paesi” (o “Seven Countries Study”) venne pubblicato quindi nel 1970, mostrando la correlazione tra consumo di grassi saturi e morti per malattie cardiovascolari, proprio come Keys sosteneva.

Questo studio presentava però alcune incongruenze. Non vi erano basi oggettive, infatti, per i paesi scelti da Keys, e non è difficile sostenere che abbia scelto solamente quelli che supportassero la sua ipotesi. Ad esempio, Keys sapeva bene che la Francia e la Germania Ovest avessero bassi tassi di malattie cardiovascolari, eppure la loro dieta era ricca in grassi saturi. Inoltre, non condusse mai un trial controllato per verificare la relazione causa-effetto della sua tesi, confrontando la differenza tra un gruppo di controllo e un gruppo che seguisse una dieta ricca di grassi.

Per molti anni, tuttavia, lo studio fu considerato come prova certa della tesi di Keys. Tanto che Yudkin, chiamato a testimoniare davanti alla commissione per le linee guida alimentari americane, fu ignorato dal capo-commissione, il senatore McGovern, in quanto affermava “l’esatto opposto” di quanto gli consigliasse il suo medico.

Le conseguenze

Dal 1970 in poi, le linee guida alimentari in America hanno seguito i precetti di Ancel Keys. Il consumo di grassi, calcolato in calorie nelle successive tre decadi, è calato di circa il 10%. Allo stesso tempo, però, l’obesità è salita di circa il 20%.

Yudkin non ricevette più inviti per conferenze internazionali sull’alimentazione e i giornali rifiutarono tutte le sue ricerche. Fu screditato e ridicolizzato; ogni persona che osasse avanzare ipotesi sulla tossicità dello zucchero veniva accostato a lui: “È uno come Yudkin”.

Solo negli ultimi anni le ricerche del nutrizionista inglese sono state rivalutate. È stato dimostrato come lo zucchero causi nei bambini le stesse malattie legate al consumo di alcool negli adulti, in quanto le due sostanze vengono metabolizzate in modo simile nel fegato. Allo stesso tempo, nuove ricerche dimostrano come alcuni grassi, come quelli contenuti nell’olio di oliva, siano in realtà benefici per l’uomo, in quanto stimolano il metabolismo del fegato e sembrano ridurre la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie. I grassi Omega-3, invece, sono anti-infiammatori, abbassano il livello di trigliceridi nel sangue e favoriscono la riparazione delle membrane cellulari. Si trovano soprattutto nel pesce, ma solamente in quello pescato, che si nutre di alghe, e non in quello da allevamento. Infine, il colesterolo contenuto negli alimenti e i livelli di colesterolo nel sangue non sono correlati: le uova sono state rivalutate come una delle cose più salutari da mangiare.

Le grandi aziende alimentari ignorano la validità delle tesi di Yudkin e di questi nuovi studi, in quanto danneggerebbero il loro business. Alcuni politici e organi istituzionali sono finanziati da queste aziende per ostacolare qualsiasi cambiamento alle linee guida alimentari.

L’altissimo tasso di obesità e di diabete di tipo II negli Stati Uniti e nel mondo hanno fatto luce sui problemi alimentari che esistono da più di cinquant’anni. Questa volta però esperti e ricercatori sono compatti e uniti contro credenze e preconcetti, basandosi sui dati e sulla scienza, cosicché un caso come quello di Yudkin non si ripresenti mai più.

Carlo Sordini

Fonti:

  1. Keys, A., Menotti, A., Aravanis, C., Blackburn, H., Djordevic, B. S., Buzina, R., Dontas, A. S., Fidanza, F., Karvonen, M. J., & Kimura, N. (1984). The seven countries study: 2,289 deaths in 15 years. Preventive medicine, 13(2), 141–154. https://doi.org/10.1016/0091-7435(84)90047-1
  2. Yudkin J., Pure, White and Deadly
  3. Lustig R., Fat Chance

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